Trama
La terra delle donne è un dramma storico ispirato alla tradizionale figura sarda della Coga, la strega del paese. Paura e superstizione sovrastano la vita di una bambina nata settima dopo altre sei femmine, in un mondo che invece desiderava un maschio al posto suo. Ed ecco riverberare l’antico sapore misogino che da sempre penalizza le donne di ogni cultura e colore generando, tuttora, le più potenti battaglie contro i pregiudizi.
Vera magia o superstizione? Ribellione o legame con la tradizione? Passione carnale o amore?
In una Sardegna rurale a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, Fidela è, suo malgrado, la strega del villaggio: cura i malefici e fa nascere i figli di tutti, ma mai i suoi, perché è bene che nessun uomo la tocchi.
In una famiglia bramosa di un figlio maschio, lei che è settima di una prole di sole donne, impara ad accettare quel ruolo sociale come unica fonte di rispetto, castrando nella sua solitaria intimità i suoi istinti più sinceri e la sua fragilità.
E se la tua vita fosse decisa dagli altri?
Ma quando il destino farà in modo che proprio a lei venga affidata Bastiana, un’altra settima figlia illegittima nata dalla relazione clandestina tra il soldato americano Thomas e una donna sarda, Fidela non solo scoprirà la potenza di sentirsi madre, ma inizierà a vacillare in tutte quelle certezze che fino a quel momento le erano sembrate una condizione senza scampo.
E sarà l’incontro con James e Mamoto, l’empatia di Thomas e la vita stessa, accidentale per lei come per chiunque, a costringerla a una definitiva e necessaria rivoluzione interiore di cui Bastiana si farà poi consapevole portatrice. Così due vite scelte dagli altri e disegnate dalla tradizione, si trasformano invece nella straordinaria occasione di essere semplicemente vissute, in una piena e libera scelta identitaria. In un luogo senza tempo, dove i 1000 occhi appuntiti della gente sembrano contare più del semplice valore di essere, avverrà una tale e potente rivoluzione, da smascherare ogni vizio dell’animo umano e magnificare il coraggio delle donne.
Questo film si rivolge al vasto pubblico femminile come archetipo di liberazione intima, ma anche a tutti quegli uomini che vorrebbero comprendere meglio la complessa natura dell’animo delle donne: il rapporto a volte competitivo tra sorelle, la libertà di scegliere un uomo di cui innamorarsi e con il quale sperimentare la sessualità, e il miracolo di sentire una vita nel proprio ventre, se desiderato. È un racconto corale capace di assecondare l’intima curiosità dello spettatore il quale, specchiandosi nelle debolezze dei personaggi, forse ritroverà un po’ di quel suo sé che emerge solo a luci spente.